Tutto viene svolto come 112 anni fa, rigorosamente a mano, dalla forma al modello. A portare avanti negli anni questa lunga e prestigiosa cultura della scarpa su misura è Carlo, l'ultimo di una lunga stirpe di Calzolai. Per capire meglio la sua storia, le sue scarpe e i suoi pensieri siamo andati direttamente nel suo laboratorio a fargli qualche domanda.
Signor Marini, le sue scarpe oggi sono sinonimo di qualità suprema. Come nasce e quando si sviluppa questa sua passione per le scarpe su misura?
Nasce circa nel 1960 quando avevo 12 anni. Ogni giorno mi recavo nella nostra bottega storica di famiglia sita in Via Crispi, nel cuore di Roma, a seguire mio padre e mio nonno. All'inizio il mio compito era la lucidatura poi, con l'esperienza, sono passato a seguire la lavorazione, il taglio, fino alla creazione della forma in legno, tutte le varie fasi artigianali che mi hanno portato ad amare quest'arte.
Cos'è cambiato dalla scarpa che faceva suo nonno a quella che fa lei oggi?
Assolutamente nulla, la lavorazione è la medesima da tre generazioni, con mio figlio sarà la quarta.
Se avesse solo tre parole per descrivere le sue scarpe quali aggettivi userebbe?
Belle, eleganti e funzionali e cioè le 3 caratteristiche che rendono i prodotti artigianali italiani unici ed immortali nel mondo
Cosa apprezzano delle sue scarpe i suoi clienti?
La meticolosa lavorazione totalmente a mano, l'estrema comodità, l'unicità della linea "Marini" e la resistenza nel tempo. Le nostre scarpe hanno una durata nel tempo straordinaria grazie al processo artigianale che permette una resistenza inaccessibile ai processi industriali e alla qualità delle pelli che usiamo, che si ravvivano nel tempo, creando un prodotto senza tempo.
Quali sono gli insegnamenti più preziosi ricevuti da suo nonno e da suo padre a livello professionale?
Per raggiungere il nostro livello, nulla deve esser tralasciato. Controlliamo ogni cosa, dalla pelle che deve essere senza imperfezioni, al fondo, sempre armonioso e senza difetti. Tuttavia per soddisfare totalmente le esigenze dei nostri clienti la cosa piu' importante è il comfort, che otteniamo grazie alla misurazione del piede riproducendo la forma. Usiamo ancora forme in legno, come 110 anni fa, le intagliamo a mano e ci costruiamo la scarpa attorno. Finita la scarpa le forme vengono conservate nella nostra bottega in modo da poter essere riutilizzate ogni qualvolta il cliente ne richieda un nuovo paio. Questo processo, molto lungo e complicato, ci permette di creare calzature su misura assolutamente perfette e comode.
Oggi i suoi clienti sono più italiani o internazionali?
La nostra clientela consiste in personalità di spicco della politica, dello spettacolo sia nazionali che internazionali nonchè membri appartenenti alle case reali di tutto il mondo. Per citarne solo alcuni hanno comprato le nostre scarpe la Regina Elisabetta II, il Re del Marocco, Gianni Agnelli, Marcello Mastroianni, Luigi Einaudi e così via.
Ad oggi la nostra clientela risulta essere suddivisa al 50 e 50 tra italiani e clienti internazionali. Va sottolineato che il cliente europeo rispetto agli altri ha un'attenzione particolare per il dettaglio.
Come vede la calzoleria italiana tra 50anni?
Credo che se l'artigianato italiano vuole durare ancora nel tempo deve tornare alle origini, al minuzioso lavoro che una volta si faceva, che tuttoggi noi ancora facciamo ma che tanti tralasciano, puntando sempre di piu' alla quantita' e perdendo di vista ciò che ha reso il made in italy famoso nel mondo, la qualità.
Qual è il suo sogno per il futuro?
Per quanto riguarda la nostra ditta proseguiremo nel nostro antico modo di lavorare che è sempre lo stesso da 112 anni,puntando sempre di piu' sul "su misura" totalmente a mano, una sorta di devozione nei confronti della nostra arte che a oggi è una delle piu' ricercate al mondo, da Capi di Stato, Reali e personalità di spicco... continueremo ad accompagnarli, passo dopo passo nella loro storia, che oggi è anche la nostra.
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